
Lunedì 9 giugno 2025 alle 9.30, nell'Aula Francesco Calasso dell'Edificio di Giurisprudenza, si terrà il convegno dal titolo Sfide del XXI secolo: il clima. Il convegno affronterà il cambiamento climatico, uno dei grandi problemi del nostro tempo, in relazione agli aspetti e alle implicazioni di tipo economico e giuridico.
Oggi ci troviamo a un punto cruciale: dalle alterazioni climatiche che mettono a rischio la produzione alimentare, all'innalzamento del livello del mare che aumenta la probabilità di inondazioni, gli effetti del cambiamento climatico si manifestano su scala globale. Senza interventi immediati e significativi, adattarsi a queste conseguenze in futuro diventerà sempre più complesso e oneroso. Il cambiamento climatico si riferisce a variazioni a lungo termine delle temperature e delle condizioni meteorologiche. Queste variazioni possono essere naturali, legate a cambiamenti nell'attività solare o a grandi eruzioni vulcaniche. Tuttavia, a partire dal 1800, le attività umane sono diventate fra i principali fattori scatenanti, soprattutto a causa della combustione di combustibili fossili come carbone, petrolio e gas che provoca emissioni di gas serra che agiscono come uno strato che avvolge la Terra, intrappolando il calore del sole e facendo aumentare le temperature.
Alcuni elementi scientifici fondamentali sono ben documentati:
— la concentrazione di gas serra nell'atmosfera terrestre è legata alla temperatura media globale;
— questa concentrazione è aumentata costantemente, insieme alle temperature globali medie, fin dall'inizio della Rivoluzione Industriale
— l'anidride carbonica (CO2), che rappresenta circa due terzi delle emissioni di gas serra, proviene principalmente dalla combustione di combustibili fossili
Il nuovo Emissions Gap Report del Programma delle Nazioni Unite per l'Ambiente (UNEP) ha evidenziato alcuni progressi dall'adozione dell'accordo di Parigi nel 2015. All'epoca, si prevedeva un aumento del 16% delle emissioni di gas serra entro il 2030, basandosi sulle politiche allora in vigore. Oggi, l'aumento previsto è sceso al 3%. Tuttavia, per mantenere il riscaldamento globale entro il limite di 2°C previsto dall'accordo di Parigi, le emissioni del 2030 devono diminuire del28%, e del 42% per mantenere l'obiettivo più ambizioso di 1,5°C.
Questo convegno intende discutere le interpretazioni delle cause del cambiamento climatico nonché l’impatto economico e le più importati implicazioni giuridiche.
Per partecipare, occorre iscriversi obbligatoriamente compilando il form di registrazione.